PASSEGGIATE ROMANE con il Prof. BOLONDI

  • Destinazione:
  • Durata: 4 giorni
  • Partenza: 03/01/2025
  • Arrivo: 06/01/2025
  • Prezzo: €895
  • Attenzione: Max. 25 partecipanti! CONFERMATO!

In questo luogo si riallaccia l’intera storia del mondo, e io conto d’esser nato una seconda volta, d’essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede in Roma.
(Johann Wolfgang Goethe)

PRIMO GIORNO: VENERDI’ 03 GENNAIO 2025

I PALAZZI DEL POTERE

Nella prima mattinata ritrovo dei Signori partecipanti nei luoghi convenuti, sistemazione in Pullman Gran Turismo e partenza via autostrade per ROMA. Pranzo libero lungo il percorso. Arrivo nella città eterna e passeggiata in direzione del Quirinale, una delle sette colline primitive di Roma.

Il colle Quirinale, abitato sin dall’età del ferro, raggiunge il suo apice durante l’età romana, corrisponde all’altura più settentrionale dei celebri sette colli di Roma e prende il nome dal dio Quirino, protettore delle curie romane (le “tribù” che componevano la società monarchica della città) e assimilato nella mitologia alla figura di Romolo. Il monumento contemporaneo simbolo di questo luogo è il Palazzo del Quirinale, residenza della più alta carica dello Stato Italiano: il Presidente della Repubblica. Tra i monumenti più importanti presenti in quest’area vi è certamente il Palazzo Colonna, uno dei più grandi e antichi palazzi privati di Roma, simbolo del potere della famiglia dei Colonna. La storia di questa maestosa dimora storica, iniziò nel XIV secolo per volere di questa potente famiglia, la cui dinastia risale al XII secolo e che, da  otto secoli, vi risiede stabilmente. Per portarne a termine la costruzione ci vollero ben cinque secoli e il risultato finale fu una sorprendente sovrapposizione di stili architettonici, ognuno dei quali rappresenta l’epoca di appartenenza. La visita guidata comprenderà la straordinaria Galleria Colonna, autentico gioiello del barocco romano, la cui facciata si estende per oltre 70 metri su Via IV novembre. Oltre ai prestigiosi appartamenti del Palazzo, tra cui spicca quello ancora intatto della Principessa Isabelle, la Galleria ospita le inestimabili collezioni d’arte che la famiglia Colonna ha raccolto e tramandato nei secoli. Tra le opere di maggior rilievo emergono i capolavori di artisti italiani e stranieri come Pinturicchio, Cosmè Tura, Carracci, Guido Reni, Tintoretto, Salvator Rosa, Bronzino, Guercino, Veronese e Vanvitelli, che operarono tra il Quattrocento e il Seicento.

L’attuale edificio copre una estensione totale di circa tre ettari che lo rende in assoluto il palazzo nobiliare più esteso della città e uno dei palazzi patrizi più maestosi del mondo. Terminata la visita, trasferimento in Hotel, sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.

 

SECONDO GIORNO: SABATO 04 GENNAIO 2025

LA ROMA di CARAVAGGIO, ARTE E VITA

Prima colazione in Hotel. Intera giornata dedicata alla scoperta delle opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come il Caravaggio (nato a Milano nel 1571) e al contesto storico artistico della città nel suo tempo. Non è noto con precisione quando, ma, a partire dal 1592, è documentato il suo arrivo a Roma. Per un artista del tempo è forte il richiamo della Città Eterna, sono anni di grande fermento; dal punto di vista edilizio e urbanistico, sono attivi cantieri di grandi dimensioni, come la ricostruzione delle antiche basiliche e il completamento di San Pietro. Gli ambienti che frequenta Caravaggio sono però di ambigua fama: preferisce le osterie, le bettole, i bassifondi. Nella bottega del Cavalier d’Arpino, dove “dipinge fiori e frutta”, viene notato dal cardinale Francesco del Monte, suo futuro protettore, che gli aprirà le porte dei collezionisti. Il naturalismo presente nella Buona ventura (1593-94) e nel Giovane con canestra di frutta (1593-95) mostra che il modo di dipingere di Caravaggio è su base empirica, accentuato dall’uso dello specchio come “camera ottica”. Il cardinal del Monte lo incoraggia e lo ospita a Palazzo Madama. Nel 1600 riceve la prima grande commissione: la decorazione della cappella del cardinale Contarelli, in San Luigi dei Francesi. Realizza così le due tele laterali della cappella, il Martirio (1599-1600) e la Vocazione di San Matteo (1599-1600), e la pala d’altare, San Matteo e l’angelo (1602). Sono gli anni del successo. Monsignor Cerasi gli commissiona due tele per la cappella di famiglia in Santa Maria del Popolo: la Crocifissione di San Pietro (1600-1601) e la Conversione di San Paolo (1600-1601). A questo periodo appartengono i celebri dipinti per la famiglia Mattei: il San Giovanni Battista (1602-03) alla Pinacoteca Capitolina e la Cena in Emmaus (1601) alla National Gallery di Londra. Per la chiesa di Sant’Agostino dipinge la Madonna dei Pellegrini, destinata a suscitare scandalo per quei piedi sporchi in primo piano. Crescono fama e successo, ma anche i problemi con la giustizia, fino a quando, nel 1606, un gioco si trasforma in un duello: Caravaggio rimane ferito, ma il rivale muore. Inizia la fuga e il processo in contumacia lo condanna a morte. Per quattro anni vaga lungo le coste del Mediterraneo, lasciando traccia di sé ad ogni passaggio: Le sette opere di misericordia (1606-07) a Napoli, la Decollazione di San Giovanni Battista (1608), l’unico dipinto firmato, a Malta, la Resurrezione di Lazzaro (1608-09), a Messina. Nel 1610 muore, solo, a un passo dalla grazia, colpito da una febbre, sulla spiaggia di Porto Ercole. Pranzo libero lungo il percorso. Cena e pernottamento in Hotel.

TERZO GIORNO: DOMENICA 5 GENNAIO 2025

AL DI QUA e AL DI LA’ DEL TEVERE

Prima colazione in Hotel. Passeggiata in Trastevere, uno tra i quartieri più amati dai cittadini e dai turisti che qui, tra i suoi vicoli intricati, le piazze caratteristiche e nelle numerose trattorie e osterie che propongono le ricette della cucina tradizionale romana, ritrovano l’atmosfera della Roma di una volta. Qui, arte e fascino si fondono in scatti suggestivi che si trasformano in ricordi indimenticabili tutti da raccontare. Il quartiere offre straordinari luoghi d’arte: Villa Farnesina e i meravigliosi affreschi di Raffaello Sanzio e della sua scuola. La Villa, costituita da un blocco centrale, che presenta un loggiato a cinque arcate, sul quale si aprono due ali laterali, si sviluppa su sei livelli: piano interrato, piano terreno, mezzanino, primo piano, secondo mezzanino e belvedere. Un duplice ordine di lesene doriche scandisce le pareti esterne, concluse in alto da un cornicione con putti e festoni. Ciò che caratterizza la costruzione e la decorazione è lo stretto legame tra il giardino all’italiana e la villa, come se ciascuno rappresentasse la continuazione ideale dell’altro.Il percorso di visita all’interno della Villa ha inizio dall’attuale atrio di ingresso e dalla biglietteria al piano terreno. Si visitano i locali di rappresentanza: la Loggia di Galatea, dove sono affreschi di Raffaello, Sebastiano del Piombo e Baldassarre Peruzzi, la Loggia di Amore e Psiche, dove sulla volta campeggia l’affresco realizzato nel 1518 da Raffaello e bottega; l’attigua Stanza del Fregio, così chiamata dal fregio dipinto al sommo delle pareti da Baldassarre Peruzzi. Da qui si sale al primo piano, dove si passa nella Sala delle Prospettive, affacciata a sud e affrescata da Baldassarre Peruzzi e bottega, che rappresenta la continuazione ideale delle logge del pianterreno; attraverso il finto loggiato si scorgono vedute paesistiche. Sul fondo è l’attigua stanza da letto di Agostino Chigi, la Stanza delle Nozze di Alessandro Magno e Roxane, la cui decorazione si deve a Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma. E piacevole, dalle finestre del primo piano, una vista d’insieme sul giardino e, infine, un breve giro nel parco, esempio di giardino all’italiana. La Basilica di Santa Maria in Trastevere, uno scrigno di bellezza e di tesori d’arte, celebre per i preziosi mosaici medievali di Pietro Cavallini e per il soffitto ideato dal Domenichino. La Basilica fu probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano a Roma. Secondo la leggenda, fu fatta edificare da papa Callisto I nel III secolo e fu terminata da San Giulio I nel 340.

Ricostruita durante il pontificato di papa Innocenzo II, ebbe in seguito decorazioni e restauri, tra cui notevoli quelli promossi da papa Clemente XI (1702) e da papa Pio IX (1870), senza che però la chiesa subisse alterazioni sostanziali. La Basilica di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, sorge sulla casa familiare della nobile Cecilia, martirizzata intorno al 230 d.C. La Legenda Aurea vuole che Papa Urbano I, testimone del supplizio, seppellì il corpo della martire tra quelli dei vescovi e consacrò la casa trasformandola in una chiesa. La basilica ha subito continui rifacimenti e aggiunte: secondo una leggenda, la santa apparve a Papa Pasquale I, rivelandogli il punto esatto dove era sepolto il suo corpo, mai stato ritrovato; il Pontefice, nel IX secolo d.C., lo fece traslare e fece erigere la chiesa in forma basilicale sul luogo della precedente. Tra il XII e il XIII secolo, fu aggiunta la costruzione del chiostro, dell’atrio e del campanile. Nel 1599, durante i lavori di ristrutturazione, il cardinale Sfondrati fece aprire il sepolcro di Santa Cecilia, facendo così rinvenire il corpo miracolosamente integro, vestito di bianco e con le ferite sul collo. A Stefano Maderno fu dato l’incarico di realizzare una statua in marmo, riproducendo l’esatta posizione in cui fu ritrovato il corpo della Santa. A partire dal XVI secolo, la basilica fu continuamente restaurata, con l’aggiunta dell’ingresso monumentale settecentesco che conserva le antiche colonne di granito rosa e di marmo africano, a opera di Ferdinando Fuga. L’interno, diviso in tre navate, presenta sulla volta l’affresco con l’Apoteosi di Santa Cecilia di Sebastiano Conca (1727) ma è nel presbiterio che si concentrano i maggiori capolavori. Il ciborio in marmi neri e bianchi è opera gotica, firmata, di Arnolfo di Cambio (1293). Nel catino absidale, il mosaico del IX secolo che rappresenta il Redentore benedicente con i santi Paolo, Cecilia, Pietro, Valeriano e Agata insieme al Papa Pasquale I raffigurato con il modellino della chiesa; in controfacciata, il Giudizio Universale di Pietro Cavallini, realizzato alla fine del XIII secolo e riscoperto nel 1900. Sotto l’altare è posta la celebre statua di Santa Cecilia di Stefano Maderno (1600). Al centro del cortile vi è un cantharus, un grande vaso romano. Sosta al Santuario San Francesco a Ripa Grande e ammirare una delle più belle opere del Bernini, l’Estasi della Beata Ludovica Albertoni. Per omaggiare la beata, la famiglia Altieri gli commissionò la realizzazione di un altare dedicato alla stessa Ludovica Albertoni. Nonostante lo spazio della cappella all’interno della quale è conservato questo altare sia abbastanza piccolo, l’anziano Bernini è riuscito ad ottimizzare il lavoro, adattando la statua all’angusto spazio. Ludovica Albertoni viene rappresentata mentre è sdraiata su un letto ricamato nel marmo, nell’atto dell’estasi cristiana, che funge da tema centrale di tutta la composizione. Studiando appositamente lo spazio, l’artista riesce a spostare la parete sul fondo, creando due piccole finestre verticali nascoste ai lati, che danno direttamente all’esterno, così da ottenere un’illuminazione radente per la statua, mutevole durante le ore del giorno, che mette in risalto il bianco chiarore dell’opera rendendola più visibile nella penombra della cappella. Ad oggi, purtroppo, la finestra di destra è murata e l’illuminazione originale si è persa.  Pranzo in trattoria lungo il percorso. Rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento.

QUARTO GIORNO: LUNEDI’ 6 GENNAIO 2025

CAMPO DEI FIORI – VIA GIULIA

Prima colazione in Hotel. Passeggiata in Campo dei Fiori e Via Giulia. Campo de’ Fiori è una delle aree più particolari e amate della Capitale. Ed è il contesto ideale per una piacevole passeggiata, unica piazza monumentale del Centro Storico a non ospitare una chiesa o una basilica, fu realizzata per ordine di Papa Calisto III sul luogo in cui anticamente si trovava un coloratissimo campo di fiori, come il suo nome ricorda. Via Giulia che costeggia la sponda destra di Lungotevere dei Sangallo. Con il tempo è diventata una delle vie più belle e signorili di Roma, complici sia le eleganti residenze, le bellissime chiese ed i negozi d’antiquariato. Via Giulia fu realizzata dal Bramante agli inizi del ‘500, durante il periodo in cui l’architetto eseguiva i lavori per la Basilica di San Pietro. Visita alla Chiesa di Santa Brigida e alle stanze di Santa Brigida e Santa Caterina, affacciata su Piazza Farnese, di cui completa la quinta scenografica, la chiesa porta il nome di santa Brigida, al secolo Birgitta Persson, una nobile svedese nata in un piccolo paese vicino Stoccolma e arrivata a Roma nel 1349, dopo aver fondato l’ordine monastico del Santissimo Salvatore. All’indomani della sua canonizzazione, accanto all’ospizio da lei realizzato per i suoi connazionali ammalati o bisognosi, nel 1391 le venne dedicata la piccola chiesa, parte integrante di un complesso edilizio che comprendeva anche la casa nelle cui stanze, tuttora visitabili, Santa Brigida e la figlia Santa Caterina di Svezia abitarono fino alla loro morte. Infine, con un’apertura straordinaria, si avrà la possibilità di visitare l’Oratorio del Gonfalone, costruito tra il 1544 e il 1547 sulla chiesa di Santa Lucia Vecchia per volere dell’Arciconfraternita del Gonfalone, le cui origini risalgono al XIII secolo. Fu papa Clemente IV che, con “Breve ” del 1267, riconobbe ufficialmente la Compagnia. La facciata, a due ordini, è opera di Domenico Castelli. Al primo, si apre un portale con timpano decorato, mentre l’ordine superiore ha tre finestre sormontate da timpani decorati. L’interno cinquecentesco a pianta rettangolare è arricchito da affreschi raffiguranti le “Storie della Passione di Cristo”, eseguiti tra il 1569 e il 1576 da artisti come Federico Zuccari, Cesare Nebbia e Livio Agresti. Il ciclo, che decora interamente le pareti dell’Oratorio, è scandito in dodici episodi, dall’entrata a Gerusalemme alla Resurrezione, dipinti secondo gli ideali di compostezza, nobiltà e profondo sentire formulati dal Concilio della Controriforma cattolica. Proprio per la pregevolezza di questi affreschi, l’Oratorio viene definito anche la “Cappella Sistina del Manierismo romano”. La copertura presenta un soffitto ligneo intagliato nel 1568 da Ambrogio Bonazzini con raffigurazioni della Vergine e dei Santi Pietro e Paolo.

Tempo a disposizione per il pranzo libero. All’orario concordato ritrovo al pullman e inizio viaggio di rientro.

La quota individuale di partecipazione di € 895,00 

Comprende: Viaggio in Pullman Gran Turismo Lusso, dotato dei più moderni confort e sistemi di sicurezza; Sistemazione in Hotel 4****stelle; Trattamento di Mezza Pensione con cene in Hotel e prime colazioni a buffet; Pranzo di Domenica 05/01 in Ristorante tipico di Trastevere; Guida Accompagnatore Prof. Bolondi Franco per tutta la durata del tour; Prenotazioni e biglietti d’ingresso presso: Palazzo Colonna, Villa Farnesina, Basilica di Santa Cecilia, Chiesa di Santa Brigida e stanza di Santa Brigida e Santa Caterina, Oratorio del Gonfalone; Sistema auricolari Whisper; Assicurazione medico/bagaglio/annullamento.

Supplemento singola è di € 210,00      

La quota non comprende: i pranzi (ad eccezione del pranzo di domenica 05/01); la tassa di soggiorno e quello non specificato nella quota comprende