TERRA D’IRPINIA: ALLA SCOPERTA DEI “BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA” IN PROVINCIA DI AVELLINO

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    Servizi aggiuntivi
    140,00 €
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    N° Persone

    Descrizione

    PRIMO GIORNO

    VENERdì 21 APRILE 2023 SOLOFRA

    Nella prima mattinata, ritrovo dei sig.ri partecipanti nei luoghi convenuti, sistemazione in Pullman e partenza alla volta di SOLOFRA. Pranzo libero lungo il percorso. Arrivo, incontro la guida e visita guidata di questa città della tradizione conciaria, distesa in una conca dei monti Picentini e aperta sulla Valle dell’Irno. Centro di arte barocca, con lo splendido Palazzo Ducale, edificato nel tardo ‘500 dalla famiglia Orsini e oggi sede comunale, si presenta con un portale in pietra e cortile quadrato e con Chiese di grande pregio, tra cui la splendida Collegiata di San Michele Arcangelo edificata nel XVI secolo in sostituzione della Pieve di Sant’Angelo e Santa Maria, rappresenta uno degli edifici principali della città. Un luogo di interesse naturalistico, storico e religioso situato in città è la Castelluccia, vera e propria terrazza naturale che offre al visitatore una splendida vista della circostante Valle dell’Irno, la località è nota per ospitare il Santuario di Maria Santissima Assunta della Castelluccia, considerato ancora oggi come il più interessante tra i centri mariani solofrani. Trasferimento in Hotel, sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.

    SECONDO GIORNO

    SABATO 22 APRILE 2023 SAVIGNANO IRPINO – ZUNGOLI

    Prima colazione in Hotel. Sistemazione in Pullman e partenza alla volta di Savignano Irpino. Visita guidata di questo borgo arroccato su di un rilievo a forma di sella, posto alla destra del fiume Cervaro su due alti colli, il Tombola e il Calvario, dalla storia millenaria conservata nel suo caratteristico centro abitato, accogliente rifugio di antiche tradizioni; rientra nella prestigiosa rete de “I Borghi più belli d’Italia” dal 2016. Pranzo in ristorante riservato lungo il percorso. Pomeriggio da dedicare alla visita guidata di Zungoli, terra di confine, adagiata su un colle circondato dai monti Molara, Monticelli e Toppo dell’Anno, crocevia fra le antiche vie romane, Appia e Traiana, e attraversata dal tratturo Pescasseroli-Candela. Terra di storia, annoverata fra i Borghi Più Belli d’Italia e anche Bandiera Arancione del Touring Club, a dimostrazione dell’eccellenza del borgo. Luogo di interesse sono le Grotte Bizantine, al di sotto della maggior parte delle abitazioni del centro storico. Queste grotte di tufo, fatte risalire all’epoca bizantina (IX-X secolo), potrebbero avere anche origini più remote. Si tratta, infatti, di cunicoli precedenti alla realizzazione delle case del borgo, articolati su tre livelli collegati da gradinate e, dunque, intercomunicanti tra di loro. Con il passare del tempo, le Grotte Bizantine hanno avuto destinazioni di vario tipo. Inizialmente, infatti, erano utilizzate come ricovero, poi come deposito di attrezzature e derrate alimentari per l’esercito; in età tardo-imperiale e alto medievale, ancora, come abitazioni, stalle o luoghi in cui tenere gli animali. Proprio quest’ultima è stata la funzione che le grotte hanno avuto dopo l’Ottocento, fino a qualche anno fa. Oggi, all’interno di esse, è possibile trovare ancora delle mangiatoie, ma molte vengono utilizzate dagli abitanti per conservare il vino o i formaggi. Tra le tante grotte presenti nel centro storico, le più importanti sono: la Grotta Nisco, la Grotta Biaviello e, soprattutto, la Grotta-Forno Filomena Isidoro, antico forno alimentato da paglia e legna. Avvolte da una magnifica cornice medievale, le Grotte Bizantine contribuiscono ad arricchire il patrimonio storico-culturale del suggestivo borgo irpino. Rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento.

    TERZO GIORNO

    DOMENICA 23 APRILE 2023 MONTEVERDE – CALITRI

    Prima colazione in Hotel. Partenza per MONTEVERDE e visita guidata del paese abbracciato tra le valli del fiume Ofanto e dell’Osento lungo la dorsale appenninica campana, dal centro storico antico e suggestivo per i suoi scorci paesaggistici è incluso nel prestigioso circuito dei “Borghi più belli d’Italia” ed è stato eletto nella trasmissione televisiva il “Kilimangiaro”, su Rai Tre, il 2° borgo più bello d’Italia. Nel 2019 ha vinto, a Bruxelles, l’Access City Award, il riconoscimento di borgo più accessibile d’Europa, con assegnazione del premio da parte della Commissione Europea. Pranzo in ristorante riservato lungo il percorso. Pomeriggio da dedicare alla visita guidata di CALITRI definita dal Touring Club Italiano la “Positano d’Irpinia”, un panorama da cartolina, quel profilo di case colorate che si scorge in lontananza, inconfondibile nel paesaggio dell’Alta Irpinia, adagiato su una splendida dorsale tufacea ai piedi dell’Ofanto. Un luogo autentico, ricco di storia e tutto da scoprire. Calitri ha suscitato un grande interesse negli USA, con la partecipazione del borgo alla trasmissione televisiva “House Hunters International”, in onda su Fine Living: questo ha portato numerosi cittadini americani ad acquistare casa nel centro storico. Di notevole interesse Borgo Castello, la parte più antica di Calitri, area nata dai ruderi del vecchio “Castrum Calitri”. Rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento.

    QUARTO GIORNO

    LUNEDI’ 24 APRILE 2023 GESUALDO – SUMMONTE

    Prima colazione in Hotel. Partenza per la visita guidata di GESUALDO, uno dei cinque comuni irpini a far parte della rete “Borghi più Belli d’Italia”. “Città del Principe dei Musici”, del raffinato precursore della musica moderna e importante madrigalista, Carlo Gesualdo. Scrigno di bellezza autentica, fra i borghi più belli e tipici nel cuore dell’Irpinia, il cui Castello predomina sul centro storico, che si snoda lungo caratteristici vicoli concentrici. L’antico abitato di Gesualdo si sviluppa intorno al castello medievale nella caratteristica forma circolare a cerchi concentrici; tra anguste stradine, vicoli e passaggi, il borgo antico richiama alla vista suggestioni e appassionanti scenari. Caratteristici appaiono i porticati di ingresso all’antico abitato ed i vari passaggi che danno accesso a sentieri costellati di terrazze che si aprono sulla sottostante ampia valle del Fredane. Dal tessuto urbanistico attualmente esistente, si può dedurre la stratificazione sociale della popolazione che per secoli ha circondato la vita del castello: a Ovest del Castello, piccole case, composte da pochi vani, con finestre e porte anguste e tetti spioventi poco sporgenti, si addossano tutte l’una all’altra secondo i canoni essenziali dell’architettura feudale. A Sud, è possibile notare un susseguirsi di palazzi signorili edificati per la maggior parte nel XVII secolo, all’epoca delle Signorie di Carlo Gesualdo e Niccolò I Ludovisi, presumibilmente su strutture preesistenti risalenti al Medioevo. Mirabili per originalità e bellezza i Palazzi Pisapia e Mattioli, adesso di proprietà comunale. A Est, si sviluppa la vera e propria città barocca, con piazze, fontane, ampie scalinate, conventi e altri edifici monumentali dai grandiosi portali. Pranzo in ristorante riservato lungo il percorso. Pomeriggio da dedicare alla visita guidata di SUMMONTE, inserito nella rete de “I Borghi più Belli d’Italia”, posizionato ai piedi del Monte Vallatrone e completamente circondato da montagne ricche di sorgenti; Il Borgo medievale è caratterizzato da elementi di pregio e rilevanza architettonica, degni di nota, i palazzi di chiaro impianto cinquecentesco con corte interna ed ingresso monumentale. Uno dei punti di aggregazione per la comunità è il Tiglio Secolare, il maestoso “Tilia vulgaris hayne”, inserito tra gli alberi monumentali d’Italia, ha circa 280 anni di vita con una circonferenza di 9 metri ed un’altezza di 37 metri. Altro luogo carico di storia e consuetudini fin da quando nelle abitazioni non c’era acqua sono Le Fontane e l’Antico Lavatoio. Rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento.

    QUINTO GIORNO

    MARTEDI’ 25 APRILE 2023 ABBAZIA DEL GOLETO

    Prima colazione in Hotel. Partenza per la visita guidata dell’ABBAZIA DEL GOLETO, complesso religioso, in parte ridotto in ruderi, situato a Sant’Angelo dei Lombardi: la sua costruzione risale al XII secolo e fu fondato da Guglielmo da Vercelli. Con il passare degli anni l’abbazia diventò ricca e potente, arricchendosi sia dal punto di vista artistico che di possedimenti terrieri: le principali fautrici del successo del monastero furono le abbadesse Febronia, Marina I, Marina II, Agnese e Scolastica. Dopo due secoli di splendore, a partire dal 1348, a causa anche della peste, iniziò un lento declino, che si concluse con la decisione di papa Giulio II, presa il 24 gennaio 1506, di sopprimere il monastero, alla morte dell’ultima abbadessa: ciò avvenne nel 1515. In seguito, il monastero fu unito a quello di Montevergine e continuò ad esistere grazie alla presenza di alcuni monaci: iniziò quindi una lenta ripresa, che ebbe il suo culmine tra il XVII e XVIII secolo con il totale restauro del complesso e la costruzione di una chiesa, opera di Domenico Antonio Vaccaro. Con la soppressione degli ordini monastici voluta da Napoleone Bonaparte, anche l’abbazia del Goleto fu abbandonata nel 1807 e le spoglie di San Guglielmo spostate a Montevergine, negli anni fu depredata di tutti gli oggetti artistici e spartiti tra i vari paesi della zona. Solo a partire dal 1973, con l’intervento del Ministero per i beni e le attività culturali e della Sovrintendenza della Belle Arti di Avellino e Salerno, l’intera struttura è stata completamente restaurata, con i lavori guidati dall’architetto Carmine Gambardella. Il complesso religioso del Goleto si divide in diverse zone che comprendono chiese, chiostri e torri. Oggi, al centro del complesso monastico, si conservano due ambienti medievali sovrapposti, che segnano il passaggio tra l’arte romanica e quella gotica. La Cappella di San Luca è il gioiello dell’abbazia. La chiesa del Vaccaro Prende il nome dal grande architetto napoletano Domenico Antonio Vaccaro, che la edificò tra il 1735 e il 1745. Pur priva, oggi, della copertura e di altre parti importanti, conserva tuttavia un fascino incredibile. La pianta è a croce greca, sormontata – in origine – da una cupola centrale. All’interno si sono salvati solo alcuni stucchi, mentre si può ammirare in tutta la sua bellezza il disegno del pavimento, recentemente restaurato. Gli ambienti adiacenti, un tempo destinati a Sacrestia e a cappella del SS.mo Sacramento, sono stati recentemente restaurati e saranno destinati ad ospitare un museo dell’Opera. Un vero capolavoro di arte romanica è Torre Febronia, prende il nome dall’Abbadessa che nel 1152 ne dispose la costruzione per la difesa del monastero, presenta incastonati numerosi blocchi con bassorilievi provenienti da un mausoleo romano dedicato a Marco Paccio Marcello. Pranzo libero lungo il percorso. Proseguimento viaggio di rientro.

    QUOTA

    La quota individuale di partecipazione è di € 810 ,00 per Associati CNA, CNA Pensionati e Dipendenti La quota individuale di partecipazione è di € 860,00 per i non soci Comprende: Viaggio in Confortevole Pullman Gran Turismo, dotato dei più moderni confort e sistemi di sicurezza; sistemazione in Hotel 3***stelle con trattamento di mezza pensione; tre pranzi in ristorante; servizio guida come da programma; assistente per tutta la durata del viaggio; ingressi come da programma. La quota non comprende: il pranzo del primo e ultimo giorno; tutto quanto non menzionato nella quota comprende.

    Supplemento singola: 140€